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giovedì 28 luglio 2011

VOLO PINDARICO


La morte di Amy Winehouse per overdose ha sconvolto il mondo della musica. Morte annunciata, addirittura attraverso la sua musica, "No rehab", "Back to black". Come può una ragazza di 27 anni, nel pieno della vitalità, avendo raggiunto successo, soldi, popolarità meritare una fine così? Questo episodio è stato accostato, giustamente, alla morte di Janis Joplin il 4.10.1970 di fatto ci sono alcune analogie..Amy ad esempio nasce sotto il segno della Vergine, con Luna quadrata Sole nel segno del Sagittario (14.9.1983) che per l'appunto ha che vedere con i viaggi, incarna a volte i "bad trip" causati dalle droghe. Janis Joplin, anch'essa vittima dell'alcol e delle droghe, condivideva questo aspetto "fuori di testa" con Marte in Sagittario in X casa, quadrato Nettuno.. Il Sagittario è un segno di fuoco dominato da Giove, il simbolo dell'esagerazione su tutti i fronti. Nel caso di Amy la Luna in Sagittario congiunta Nettuno quadrando Sole e Mercurio in Vergine coinvolgeva sia l'aspetto emotivo che quello della salute. Tra l'altro il volo pindarico del Sagittario coincide con la posizione attuale del Nodo Lunare Nord, a 23° del Centauro.
Su questo argomento delle droghe mi viene in mente un post scritto nel 2010 che tratta attraverso le esperienze di Pablo Neruda (Ascendente Sagittario) l'argomento droghe, e che qui riproduco...per analogia. Per quanto sia un evento molto triste per tutti, Amy si è già riscattata attraverso la bellezza della sua musica e della sua poesia:

"I cheated myself,
Like I knew I would,
I told you I was trouble,
You know that I'm no good..."

IL POETA E NETTUNO

Lunedì 11 ottobre 2010

Pablo Neruda Cancro, Ascendente Sagittario, con uno "stellium" planetario in Cancro, in VIII casa, formato da Nettuno, Marte, Sole, Luna, Venere e Mercurio nasce a Parral, 12 luglio 1904 – e muore a Santiago, 23 settembre 1973.
E' stato uno dei massimi poeti cileni. Viene considerato una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea e mondiale.

Il suo vero nome era Neftalí Reyes Basoalto (per esteso, Ricardo Eliezer - o Eliecer - Neftalí Reyes Basoalto). Usava l'appellativo d'arte Pablo Neruda (dallo scrittore e poeta ceco Jan Neruda) che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale. È stato insignito nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura.

Nettuno è il pianeta dell'illusione ma anche della poesia. Rappresenta tutto ciò che è nebbioso, fumoso, poco distinguibile,
e l'ambiente dove l'intuito è l'unico modo per orientarsi. Praticamente tutti i pianeti nella carta astrale di Neruda, con l'eccezione di Ascendente, Giove, Saturno, Urano e Plutone, sono in segno d'Acqua. L'eccesso di acqua in un tema Natale simboleggia la ricettività estrema, intense emozioni associate a nitidezza, impressionabilità e l'ispirazione. Nettuno è il pianeta dei medium, mistici e della fede religiosa e del fondamentalismo. In un tema astrologico, indica il distillato, la diluizione delle emozioni, la vaghezza, la comprensione dell'ambiente proprio attraverso le emozioni e l'assenza di limiti chiari e determinati e delle strutture. Non a caso Neruda scrive della sua nascita poetica nel bosco, simbolo di purezza rispetto ad un mondo, già all'inizio del '900, in una fase di modernismo esasperato. Neruda nasce nella natura e canta per tutta la vita la natura. Ciò è evidente nelle prime esperienze amorose vissute a cielo aperto, in un granaio durante la festa della mietitura che lui chiama, "dorata".

Pablo Neruda - Confesso che ho vissuto -
"L'amore vicino al grano

...Io restai a lungo supino, con gli occhi aperti, il viso e le braccia coperti di paglia. La notte era chiara, fresca e penetrante. Non c'era la luna ma le stelle sembravano appena lavate dalla pioggia e, sul sonno cieco di tutti gli altri, scintillavano tremolando solo per me nel grembo del cielo..."

e più avanti...

"L'OPPIO
...C'erano strade intere dedicate all'oppio ... I fumatori si stendevano su bassi tavolacci... Erano i veri luoghi religiosi dell'India... Non avevano nessun lusso, né arazzi, né cuscini di seta... Tutto era tavole non dipinte, pipe di bambù e poggiatesta di maiolica cinese... C'era un'aria di decoro e di austerità che non esisteva nei templi... Gli uomini addormentati non facevano movimento né rumore... Fumai una pipa... No! era niente... Era un fumo caliginoso, tiepido e latti ginoso... Fumai quattro pipe e stetti male per cinque giorni, con nausee che mi venivano dalla spina dorsale, che mi scendevano dal cervello... E un odio per il sole, per l'esistenza... Il castigo dell'oppio... Ma questo non poteva essere tutto... Si era tanto detto, si era tanto scritto, si era tanto rovistato in sacche e valige, cercando alla dogana di scoprire il veleno, il famoso veleno sacro... Bisognava vincere la nausea... Dovevo conoscere l'oppio, sapere l'oppio, per dare la mia testimonianza... Fumai molte pipe, finché conobbi... Non ci sono sogni, non ci sono immagini, non c'è parossismo... C'è un indebolimento melodico, come se una nota infinitamente dolce si prolungasse nell'aria... Uno svenimento, un vuoto dentro... Qualsiasi movimento, del gomito, della nuca, qualsiasi rumore lontano di veicolo, un colpo di clackson o un grido dalla strada, entrano a far parte di un tutto, di una riposante delizia... Capii perché i braccianti di piantagione, i manovali, i risciòmen che tirano e tirano il risciò tutto il giorno, rimangono lì all'improvviso, offuscati, immobili... L'oppio non era quel paradiso degli esotisti che mi avevano dipinto, ma I'evasior:e degli sfruttati... Tutti quelli della fumeria ercrro poveri diavoli. Non c'era nessun cuscino ricamato, nessun segno della sia pur minima ricchezza... Niente brillava` nella stanza, neppure gli occhi socchiusi dei fumatori.. Riposavano, dormivano?... Non l'ho mai saputo... Nessuno parlava... Nessuno parlava mai... Non c'erano mobili, tappeti, niente... Sui tavolacci consunti, dolcissimi da tanto contatto umano, si vedevano alcuni piccoli poggiatesta di legno... Nient'altro, tranne il silenzio e il profumo dell'oppio, stranamente repellente e penetrante... Senza dubbio lì v'era una strada verso l'annientamento... L'oppio dei magnati, dei colonizzatori, era destinato ai colonizzati... Le fumerie avevano allaa porta la loro autorizzazione, il loro numero e la loro licenza... All'interno, regnavano un gran silenzio opaco, un'inazione che rimediava all'infelicità e addolciva la stanchezza... Un silenzio caliginoso, sedimento di molti sogni tronchi che ristagnavano... Coloro che sognavano con gli occhi socchiusi, stavano vivendo un'ora immersi nel mare, una notte intera su una collina, godendo di un riposo sottile e ristoratore...
Dopo quella volía non sono più tornato alle fumerie... Ormai sapevo... Ormai conoscevo... Ormai avevo toccato qualcosa di inafferrabile... remotamente nascosto dietro il fumo... ."


Pablo Neruda - Confesso che ho vissuto (Autobiografia)

mercoledì 13 luglio 2011

SENEX E PUER




Rovistando tra i miei libri ritrovo sempre con piacere due di James Hillman, “Fuochi Blu” 1994, e “Codice dell'Anima”, 1996. James Hillman (Atlantic City, 12.4.1926, Ariete Ascendente Gemelli, Sole e Luna in Ariete, Luna Nuova, quindi, Mercurio congiunto Urano in Ariete, Venere in Pesci, Marte in Acquario)) è uno psicoanalista Junghiano, saggista e filosofo statunitense, che si autodefinisce Artista della Psicologia.
In questi libri pur non usando quasi mai la parola “Astrologia”, Hillman si avvale di tutta una serie di concetti e riferimenti che sono perfettamente in linea con il pensiero astrologico. Vediamoli:

Daimon è la parola più ricorrente nei saggi di Hillman, e l'etimologia e significati derivano dal greco antico: Δαιμον, δαιμονος (Dàimon, dàimonos), spirito, entità soprannaturale. Angeli Custodi e Demoni terrificanti per dirla tutta. L'accezione di questa parola non è necessariamente negativa come si suole spesso pensare. Difatti, per la cultura dell'antica Grecia, i demoni non erano altro che spiriti che governavano gli stati d'animo umani. La stessa parola greca Ευδαιμονια (Eudaimonìa) che vuol dire "felicità" è composta dal suffisso "eu" e da "daimon" e significa letteralmente "buon demone". Di demone parla anche Socrate nella sua Apologia. Il filosofo si riferisce infatti a certi moti interiori che lo spingono ad agire indicandogli quello che è giusto. Si tratta a tutti gli effetti di un'anticipazione del concetto di "coscienza cristiana". L'accezione negativa deriva dunque, nella nostra cultura dalla parola "demonio" con la quale si identifica Satana, il Diavolo. "Demone" indica nella cultura cristiana qualunque angelo sia caduto insieme a Lucifero nella dannazione. Da qui la diffusione di leggende e storie che vedono i demoni come agenti del male e responsabili di infestazioni di case foreste e luoghi stregati. Tuttavia ancora oggi nella nostra lingua sopravvive l'ambivalente accezione della parola "demone" in frasi del tipo: "demone della musica, della memoria etc...". Quindi i Demoni sono le entità che in Astrologia hanno nomi di dei Greci, Ares, Afrodite, Chronos Saturno...etc. Già nel prologo di Fuochi Blu troviamo la “vis polemica” di Marte, ovvero la capacità di scindere. Orbene bisognerebbe aggiungere che il ragionamento astrologico va più in là, e riconosce che Marte raggiunge il massimo della vis polemica o forza di scindere con Marte in Vergine o in Gemelli, nella III o Vi casa. Nel caso di Hillman richiama valori uraniani, in Acquario, ma in IX casa, quella della Filosofia, dove Hillman di affatto ha lasciato una traccia nella modernità.
Successivamente, sempre nel prologo, arriva Venere, tradotto come amore per le parole, e Saturno come forma, tradizione e struttura. Non manca Mercurio, messaggero degli dei. La questione principale anche qui è il tentativo di riunire gli opposti: la psicologia, si chiede Hillman, è Scienza del Comportamento o Arte dell'Anima? Hillman propende per la seconda non trascurando completamente la prima. Un altro tentativo di riconciliare gli opposti è l'immagine: “Attraverso la forza dell'immagine, si esprime il sintomo, “L'uomo naturale, che si identifica con lo sviluppo armonico, l'uomo spirituale, che si identifica con la perfezione trascendente, e l'uomo normale, che si identifica con l'adattamento pratico e sociale, deformati, si trasformano nell'uomo psicologico, che si identifica con l'anima. La più frequente delle immagini che troviamo è quella del Senex e Puer, che in astrologia corrisponde all'asse principale dell'anima, Cancro e Capricorno, Azimuth e Nadir, discesa dell'anima e destino, da bambino a vecchio. Più avanti troviamo l'altra relativa, Picchi e Valli, dove picchi è lo Spirito e la valle (di lacrime) i tormenti dell'anima, o quantomeno il viaggio dell'anima su questa terra. Cosa sia l'anima e cosa sia lo spirito è ancora oggi argomento aperto e motivo di accese discussioni. Si continua il discorso con Arconti, Demoni, lo zolfo alchemico, il fuoco creativo del segno del Leone. A pag. 23 del Codice dell'anima Hillman cita Platone “la Repubblica”: Prima della nascita l'anima di ognuno di noi sceglie un'immagine o disegno che poi vivremo sulla terra e riceve un “daimon” che ci guidi quassù (i picchi di Capricorno-Saturno) che è unico tipico e nostro.
Infatti la data di nascita, l'ora, il diagramma di Ascendente e Discendente, il Medio Cielo ed il Fondo Cielo è immagine o strumento per ricordarci chi siamo.


In Codice dell'Anima Hillman fa distinzione tra fatalismo, che consiste nel dare ed abbandonarsi al destino attribuindogli tutte le colpe dei nostri mali, e che di fatto impedisce di vivere pienamente il proprio Daimon, e Fato-Moira dei Greci, che aveva più il senso d'interpretare il proprio destino attraverso la volontà.
E' una delle proposte dell'astrologia, di individuare la parte destino contrapposta a quella della volontà, descriverla ed interpretarla. In termini di simbologia dei segni ad esempio, l'Ariete “aggredisce” il proprio destino, il Toro lo “nutre”, i Gemelli lo “polemizza”, via via fino ai Pesci che lo subisce, di fatto diventandone la vittima. Inoltre in una nascita diurna in genere, col Sole Alchemico che che crea il processo di calore, fusione ed individuazione, il destino si materializza, mentre nella nascita notturna o con il Sole oscurato, il processo si interiorizza, tende all'introspezione ed al processo di Lunarizzazione, come nel caso di Lilith o Luna Nera, che da come risultato diversi tipi di Karma.



http://www.astro.com/astro-databank/Hillman,_James